"... l'una è la falsa ch'accuso' Giuseppo; ..." (inferno XXX,97)
"[...] Dopo queste cose avvenne che la moglie del signore di Giuseppe gli mise gli occhi addosso, e gli disse: "Giaciti meco".
Ma egli rifiutò [...]
E bench’ella gliene parlasse ogni giorno, Giuseppe non acconsentì, né a giacersi né a stare con lei.
Or avvenne che un giorno egli entrò in casa per fare il suo lavoro; e non c’era quivi alcuno della gente di casa;
ed essa lo afferrò per la veste, e gli disse: "Giaciti meco". Ma egli le lasciò in mano la veste e fuggì fuori.
[...]E si tenne accanto la veste di lui, finché il suo signore non fu tornato a casa. Allora ella gli parlò in questa maniera: "Quel servo ebreo che tu ci hai menato, venne da me per pigliarsi giuoco di me.
Ma com’io ho alzato la voce e ho gridato, egli m’ha lasciato qui la sua veste e se n’è fuggito fuori".
[...]E il signore di Giuseppe lo prese e lo mise nella prigione, nel luogo ove si tenevano chiusi i carcerati del re. Egli fu dunque là in quella prigione."
(Genesi 36:6-20)
"Moglie di Putifarre"
2018 - 80x120 - acrilico su tela
Dossier Biografico di Tommaso Pensa
Nato a Roma nel dicembre 1970. Vive e lavora a Roma. Da anni espone in Italia
e all’ estero.
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2011 - Collabora come artista e co-organizzatore ad un progetto artistico promosso
da Emergency-UK esponendo in 5 diverse location di Londra.
2012 -...