Un saggio della collezione di Art brut - letteralmente “arte grezza” - del Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino (in corso di trasferimento al polo museale del Palazzo degli Istituti Anatomici) è ospitato nel salone del Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso” .
Questa collezione di Art brut fu raccolta dal suo fondatore Giovanni Marro, allievo di Lombroso, figlio dello psichiatra Antonio Marro e docente di Antropologia presso l’Ateneo torinese. Essa è composta da opere realizzate ai primi del Novecento dai ricoverati dell’Ospedale Psichiatrico di Collegno. Tra di esse troviamo oggetti d’uso e ornamentali, disegni a matita e acquerelli, indumenti e tessuti ricamati, oltre a diari e documenti dei ricoverati. Alcuni di questi oggetti sono stati realizzati con materiali di scarto come stracci e ossa di animali. Sono stati messi in mostra manufatti e documenti per lo più inediti con l’intento di far conoscere questo patrimonio ancora oggi poco noto al pubblico.
Oggi le opere di Art brut realizzate da artisti autodidatti, marginali, talvolta da pazienti di strutture psichiatriche, sono al centro di un collezionismo particolare e sono regolarmente esposte in musei e gallerie private, suscitando grande attenzione negli ambienti artistici internazionali.
luogo: Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso”