- inizio: 7/5/2018
- fine: 11/4/2018
Dal natio Perù a Roma, le opere di Roca Rey si liberano dell’involucro preincaico di magia e ritualità (assemblage di ferro, forgiato con evidente realismo e poi alluminio, ottone, acciaio, onice, bronzo, marmo, travertino) senza abbandonare il mito ritrovato nelle forme più avanzate della contemporaneità, come a dire la scultura di Chadwick e di Moore, di Hare e di David Smith, la pittura di Magritte e di Lam, rivisitati nell’architettura di Roma, nel suo rigore e nella sua enfasi, con una visionarietà carica di turbamenti, memorie e sogni. Continue trasformazioni di una fantasia tra le più vive della scultura del secolo appena trascorso. Fantasia che permette a Roca Rey, in una perenne estensione di dualismi, contrasti e ambiguità, resi evidenti anche dalla scelta dei molteplici materiali utilizzati spesso insieme, una sorta di scambio tra leggerezza e solidità, pieno e vuoto, concavo e convesso, eros e gioco, inquietudine e malinconia, negativo e positivo, vita e morte, tipiche del surrealismo o, meglio, degli automatismi del subconscio travasati nel progetto della composizione e, non prive di inquietante ironia, nelle relative invenzioni formali .
Informazioni
Secondo i seguenti orari:
Dal 22 giugno al 30 settembre 2018
Da martedì a venerdì ore 13.00 - 19.00 (ingresso fino alle 18.30).
Sabato e domenica ore 10.00 - 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30).
Giorni di chiusura: Lunedì
dal 1 ottobre al 4 novembre 2018
Da martedì a venerdì ore 10.00 - 16.00 (ingresso consentito fino alle 15.30)
Sabato e domenica ore 10.00 - 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30).
Giorni di chiusura: Lunedì
Promotori
Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Ambasciata del Perù in Italia
Con il contributo tecnico di
Ferrovie dello Stato Italiane
Servizi museali
Zètema Progetto Cultura
luogo: Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese