Balla balla Bello
La storia inizia proprio così :
“Un giorno, verso l’estate di quel 1921, Vinicio Paladini venne per proporre a Balla, da parte di suo padre, un lavoro di decorazione completamente futurista: si trattava di decorare un locale (oggi si potrebbe definire club/disco) ; Balla, felice, non chiedeva altro per cui accetta di fare tutto il lavoro in quello che lui chiamerà il ‘Bal-Tic-Tac’, per una somma che anche a quei tempi era esigua”. 
Queste le parole con cui Elica Balla descriveva la genesi del Bal Tic Tac, il primo cabaret/disco futurista inaugurato a Roma nel 1921, e le cui pitture parietali vennero realizzate da uno dei maggiori esponenti del movimento d’avanguardia italiano, Giacomo Balla.
La domanda che ci dobbiamo porre è quella di quanto determinati artisti amino che la loro creatività sia alle pareti di luoghi “non sacri” per l’arte stessa…anzi che le loro linee o colori siano “facilitatori” di emozioni forti…
I templi del divertimento e della lussuria hanno da sempre strizzato l’occhiolino all’arte e alle avanguardie artistiche in generale, quasi in una forma onanistica di autocompiacimento reciproco…
Un orgasmo di sensi assoluto

ed allora troviamo che in tempi recenti lo street artist BLU ci cimenta sulle pareti di una storica disco abbandonata, il WOODPECKER di Milano Marittima ma ancor prima il creatore dei “VIDIOT” il “folletto KEITH HARING all’AREA nightclub di New York nel 1985 realizza uno dei suoi caratteristici graffiti.
Il graffito entra senza neanche bussare nei club più tendenziosi di ogni angolo del mondo…io ne realizzai almeno 3 negli anni ’90, al WHY NOT di Oristano, storica discoteca sarda, al TNT dell’Isola Sacra e probabilmente quello più importante alla BOCCA di Roma, storico discobar tra il Circo Massimo e la Bocca della Verità, la caratteristica di quest’ultimo completamente realizzato con colori FLUO e chiaramente all’apertura delle lampade WOOD agli ultravioletti i miei segni al muro si “accendevano” così come BALLA con i suoi gialli, rossi, blu accesi e aggressivi e con delle forme che sembrano esplodere dalle pareti a invadere lo spazio, fagocitando gli spettatori nel suo vortice cromatico…voleva stupire !!!
La rivista milanese Il Futurismo, nel suo secondo numero, ne dava trionfale notizia: “Marinetti inaugurò a Roma, con un discorso, il Bal Tic Tac, grandioso locale per balli notturni, futuristicamente decorato da Balla. Per la prima volta, apparve realizzata la nuova arte decorativa futurista. Forza, dinamismo, giocondità, italianità, originalità”.

Tutto questo mi diverte ma lasciamo che sia la critica a decidere quanto questo fenomeno sia da incardinarsi in elucubrazioni sociologiche da trattati e pubblicazioni…io intanto alzo il volume…e BALLO !!!
Ferdinando Colloca


luogo: