Sturm und Art - tempesta e impeto. Ribelliamoci al vuoto e riempiamolo di Bellezza, la sola Verità. Fine del XVIII secolo, Germania: vengono poste le basi del Romanticismo, “distrutti” i canoni classici: Avanguardia prima delle Avanguardie. L'uomo nuovo vagheggiato nello Sturm und Drang sovverte l’ordine costituito. Altri non è che il creatore, il genio che dà forma alla sostanza, al di fuori di qualsiasi canone estrinseco, di qualsivoglia imposizione o tendenza. E il ribelle è il genio, che dal suo impeto attinge le leggi dell’atto di rivolta: "Dove sono attività, energia spirituale, azione, pensiero, sentimento, facoltà che non s’insegnano e non s’imparano, qui è il genio. Genio che non è appreso e non è acquisito, che non si apprenderà e non si acquisterà, nostra sola essenza umana, inimitabile, divina, ispirata. Il genio infiamma: non mette ordine nelle cose, le crea!".
"Il sentimento è tutto!" grida il Faust di Goethe, rappresentando così l'inquietudine moderna che di nulla si sazia, il desiderio dell’impossibile, la protesta morale contro la stasi della volontà e il pedantismo. Di questo abbiamo assoluto bisogno e di ciò vive l’Arte: della continua necessità di distruggere il pregresso e rigenerarsi, come una fenice. E - in tal modo - anticipare quello che sarà.
Ecco l’essenza di Sturm und Art, un appassionatissimo contenitore del “Bello anticipatore” (di qualunque epoca) non filtrato, non catalogato, non istituzionalizzato, non censurato da algoritmi di sorta. Perché l’anelito è sempre lo stesso e il tempo è pura illusione.

Carla Isabella Elena Cace ©
 
Non andartene docile in quella buona notte,
i vecchi dovrebbero bruciare e delirare al serrarsi del giorno;
 infuria, infuria, contro il morire della luce.
(Dylan Thomas)


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